Janusz Haka


Janusz Haka nasce a Bytom, in Polonia, nel 1951, e attualmente vive e lavora a Los Angeles. Nel panorama generale della situazione artistica degli anni '80 e '90, Haka occupa una posizione del tutto particolare.
Se un riferimento c'è, nell'opera di Haka, è quello alla Pop Art americana degli anni '60, che a sua volta viveva di citazioni tratte dal contemporaneo linguaggio dei media. Haka supera però la distanza che gli artisti pop interponevano tra se stessi e i soggetti ai quali si riferivano, e conferisce a quegli stessi soggetti una nuova vita, fatta di una forza cromatica capace di ridare loro una parvenza di vita reale e carnale.
Haka si sofferma a lungo, indugiandovi, sulla forma, in particolare su quella che per eccellenza incarna ad un tempo la bellezza e la vitalità: il corpo femminile. Un corpo che Haka ripropone mai in modo conformista, ma facendo ricorso a tagli e inquadrature particolarissime e ingegnose, cogliendolo con angolazioni inaspettate e inedite.
Haka non intende quindi proporre un discorso teorico sull'arte: per lui esiste solo la concretezza del fare artistico, attraverso il quale la realtà degli oggetti assume un nuovo significato, senza per questo perdere quello che le è proprio. E' quindi significativo il commento di Mario Piazza, che ben rende la peculiarità di questo singolare artista polacco: "[Haka] soffre della anormalità della normalità. Il suo studio e più simile all'officina di un meccanico di motociclette, i suoi quadri assomigliano ai calendari con le donne nude appesi qua e là sulle pareti, i colori si confondono con le chiavi inglesi e i pezzi di ricambio ormai fuori produzione. Cari amici, credetemi, questi quadri li ha fatti un meccanico polacco!".
 

(Fonte: http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=32276)