Bruno Munari


Bruno Munari nasce a Milano nel 1907. Avviatosi allo studio e alla pratica dell'arte grafica, entra presto in contatto con i futuristi della cosiddetta "seconda ondata". Nel 1930 realizza la prima "Scultura aerea", che si trasformerà nella serie delle "Macchine inutili" con cui diverrà famoso tra gli artisti degli anni '30.
Con il maturare del suo lavoro artistico e grafico si stacca progressivamente dal gruppo futurista, per ritrovarsi in una posizione autonoma rispetto a tutte le correnti artistiche italiane.
Artista eclettico, nel 1948 è tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta), il cui proposito è quello di indicare in maniera inequivocabile la necessità di un rinnovamento in arte attraverso la proposta dell'astrattismo geometrico e della "sintesi delle arti", posizione interdisciplinare tra pittura, architettura, plastica, industrial design.
A partire dagli anni '50 la sua opera incontra largo favore anche all'estero (in tutta Europa, ma anche negli USA e in Giappone).
Munari riesce a conciliare l'estrema versatilità dei suoi interessi con un metodo che si mantiene, pur nella sua polivalenza, fondamentalmente unitario, un metodo in cui si fondono "razionalità e fantasia, calcolo e invenzione, progetto e caso, costruzione e gioco, manualità e tecnologia, utile e non utile, norma e libertà, ordine e disordine, analisi e ironia" (Luciano Caramel), volgendo un'attenzione estrema tanto alla materia e al supporto tecnico quanto all'idea e alla concezione dell'opera, in una sintesi mirabilmente compiuta di mente e mano.
Bruno Munari muore nel 1998.